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sabato 4 giugno 2011

Anni di sfascio


Cari lettori.
da quando sono nato a questi ultimi giorni, non faccio altro che sentir parlare di una napoli fiornte, distrutta dai piemontesi a finire alla mala unità.                                                                                                                                         
Annunci, denuncie, grida, sussurri ed il silenzio questi sono le parole chiavi  di una napoli  affondata in false speranze e false promesse. Egli e rimasta ferma d'inanzi a tutto ciò, mortificata e frustata, senza slanci né entusiasmo.
Correva l'anno 1994 - Inizia a Volla nei pressi di Ponticelli la costruzione del Centro agroalimentera di Napoli, concludendosi definitivamente nel 2002  al quale dovrebbe ospitare la vendita all'ingrosso del settore ortofrutticolo, dei floro-vivaisti, dei macellai, del mercato del pesce, anche se in realtà , gli operatori ritengono la nuova sede non conveniente e rifiutano di trasferirsi. Ma la gestione del Centro denuncia attualmente pesanti perdite economiche perché è poco frequentata.
Anno 1998 - Nasce la società che dovrà occuparsi della Bagnoli del futuro, varando la varante urbanistica di Bagnoli, che verrà in anni avanti la nascita (2001).
1999 -  I giornalisti vengono vergognosamente sfrattati dalla Casina del Boschetto, sede strorica in villa comunale. Negli anni più fantomatici e costosi per vari lavori di ristrutturazione, tutti bloccati. Oggi 2011 è un povero, inutile rudere senza vita.
2001 - Anno di discussione per l'eventuale trasferimento delle riunioni del consiglio comunale in una sede diversa dallo storico Maschio Angioino, che comporterebbe costi contenuti, che troverà nuova sede in Via Verdi n° 35, nel 2006. L'edificio viene acquistato dallo stesso Comune di Napoli dalla società Pirelli, che lo ha comprato attraverso vari giri societari per 28 milioni di euro. 
2007-2008 - Napoli, in un clima calcisticamente eccitato di propaganda a ogni costo e su qualsiasi evento, si auto-candida a ospitare i campionati europei. Nel frattempo della ristrutturazione dello Stadio San Paolo a Fuorigrotta che impegna troppi costi, cosa pensa bene colui che giostrava Napoli in quei tempi? Un nuovo stadio proprio a Miano nei pressi della Masseria Cardone al quartiere Secondigliano, al posto (abbattendo) la Caserma Boscarello.  Fortunatamente, il Governo finalmente informato sulla malagestione che innonda anni dopo anni, da 150 anni Napoli,  non firma l'autorizzazione per il progetto e tutto ci fa... flop!
2011 - Immondizia, immondizia e ancora immondizia che i napoletani vivono con il timore  di malattie incurabili a causa del mancato lavoro dell'Asia, ribellandosi molteplice volte per un funzionamento corretto, per non parlare della rivolta di Terzigno, per l'apertura di un'altra discarica rifiuti, al quale non sono rifiuti del nostro Regno, ma, rifiuti chimici esportati al Sud Italia grazie al braccio destro dello Stato... la camorra! Tutt'oggi al Palazzo San Giacomo ancora non hanno spiegato come liberare le strade di Napoli dal surplus di immondizia accumulata nel tempo, dove la gente inizia a stancarsi per la troppa puzza sul naso e peggiorando la situazione appiccano fuoco ai cassonetti contenenti i rifiuti coinvolgendo nel fuoco anche macchine nelle vicinanze come è accaduto giorni fa per tre volte consegutivamente un incendio al Corso Amedeo di Savoia.
Questi non sono leggende, non sono fantasie... tutto ciò è parte di una realtà marcia che perseguita e maledice Napoli ed il suo Regno.. la "malaunità".


                                                                                                                                     Articolo di
                                                                                                                              Raffaele Sabbatino              

2 commenti:

  1. Carissimo compatriota Ettore... ci sono delle bozze all'interno del nostro blog, che sono tratti della nostra carissima compatriota Angela, al quale provvederò nel più breve tempo possibile, nel pubblicare quelle adatte!

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